Cantastorie Digitale
..quando la tecnologia incontra la creatività e lo spirito d’impresa,
gli effetti che si possono ottenere sono incredibili
..Storie, esperienze ed emozioni, attraverso la realizzazione di video narrativi aziendali.
Autore e regista del progetto video per il TalkS2019 di TeamSystem, cinque storie dove le persone che sono al centro della trasformazione digitale e le tecnologie che fanno già parte della nostra quotidianità (e quelle che molto presto ci raggiungeranno), sono protagoniste di cinque video che raccontano gli effetti che si possono ottenere quando la tecnologia libera la creatività e lo spirito di impresa.
Storie, esperienze ed emozioni, attraverso la realizzazione di video narrativi aziendali.
WASP
La prima casa stampata in 3D generata con la terra si chiama Gaia, si trova a Massa Lombarda ed è un prototipo stampato attraverso la nuova tecnologia Crane WASP con materiali naturali provenienti dal territorio circostante.
L’impegno dell’azienda italiana WASP, fin dalle origini nel 2012, è stato costantemente rivolto allo sviluppo di strumenti per la fabbricazione additiva a scala architettonica.
L’inaugurazione di Gaia rappresenta un importante traguardo, anche alla luce di tutte le ricerche condotte nei settori di stampa 3D, design e scienza dei materiali.
Crane WASP è un sistema di stampa 3D capace di stampare abitazioni con materiale reperito a km 0 come il simbolo guida: la vespa vasaia.
Reinterpreta nell’ottica della fabbricazione digitale le classiche gru per costruzione edilizia. Il modulo singolo può funzionare in maniera autosufficiente stampando materiali fluidi densi di genere differente: cemento, biocemento, impasti naturali.
Gaia denominata tale per l’utilizzo di terra cruda come principale legante della miscela costituente, può essere considerata un nuovo modello architettonico ecosostenibile con particolare attenzione all’impiego di materiali naturali di scarto, provenienti dalla filiera produttiva del riso e orientati alla realizzazione di murature particolarmente efficienti dal punto di vista bioclimatico e di salubrità degli ambienti.
Tale ricerca è stata possibile anche attraverso la collaborazione con RiceHouse, startup italiana che opera nel campo della bioedilizia attraverso l’uso degli scarti provenienti dalla produzione del riso.
Gaia è un modulo altamente performante sia dal punto di vista energetico che della salubrità indoor, con un impatto ambientale quasi nullo. Stampata in poche settimane grazie alla sua muratura non necessita né di riscaldamento né di un impianto di condizionamento, in quanto mantiene al suo interno una temperatura mite e confortevole sia d’inverno che d’estate.
L’esperienza di Gaia offre l’occasione per divulgare le molteplici potenzialità che la stampa 3D può ancora esprimere grazie alle risorse presenti nel territorio agricolo mondiale, garantendo livelli minimi di impatto ambientale a fronte di infinite soluzioni progettuali, indispensabili per le nuove frontiere dell’abitare.
VERANU
Veranu è una soluzione innovativa ad elevato valore aggiunto per la pavimentazione 2.0 che converte, per effetto piezoelettrico, l’energia cinetica dei passi in energia elettrica pulita.
La soluzione Veranu, viene impiegata per alimentare luci LED, rilevando il movimento dei passanti.
Tali applicazioni sono utili in tematiche come sicurezza, consumer tracking e data collection.
Attualmente Veranu è una soluzione integrata con il pavimento flottante, il quale può essere personalizzato con varie superfici calpestabili.
La tecnologia è realizzata con materiali riciclati che abbattono le emissioni di CO2 e riducono i costi di produzione, inoltre risulta facilmente installabile in aree urbane molto affollate come piazze, vie e centri storici e si sposa perfettamente con le politiche sulle smart cities che molte metropoli stanno portando avanti (esempio Cagliari città ad emissioni zero di CO2 entro il 2050) e per le quali Veranu può dare un notevole contributo.
WALLFARM
WallFarm è il nome di un progetto che potrebbe rivoluzionare l’approccio all’alimentazione e alla cucina, partendo da quella domestica per approdare nella ristorazione, nelle mense scolastiche o relative agli uffici.
Il progetto rende più facile la cultura fuori suolo idroponica grazie alla tecnologia ideata dai giovani fondatori di Wallfarm, una startup nata nel 2015 durante il concorso per startup organizzato da InnovAction Lab.
Lo sviluppo di WallFarm è il progetto LIA (Lean Intelligent Agriculture) un sistema di automazione compatto che non richiede alcuna installazione complicata e nessuna specifica.
All’utente viene chiesto solo di scaricare un’app e premere il pulsante play. Et voilà, tutte le piante coltivate in idroponica o aeroponica (nella prima le radici sono immerse nell’acqua, mentre nella seconda sono nell’aria e l’acqua viene nebulizzata) cresceranno da sole, dalla semina alla raccolta.
LIA raccoglie infatti tutti i dati su temperatura e umidità dell’aria, pressione, temperatura e ph dell’acqua, illuminazione, livello di irrigazione e ossigenazione. In base a questi, dosa in automatico l’acqua e i nutrienti giusti.
Così il proprietario del sistema deve occuparsi di poche cose: deve inserire i vasetti pre-seminati negli slot appositi, sincronizzare LIA con il proprio smartphone attraverso un’app, riempire d’acqua il serbatoio e cambiare ogni tanto la cartuccia. Se si dimentica, LIA invia un messaggio sul suo smartphone per ricordarglielo.
In base alle esigenze del committente, WallFarm potrà presentarsi in dimensioni minute o più estese, facendo sì che sia facile integrarlo in una vasta serie di progetti architettonici e di design.
Non solo. Starà alla volontà del committente la scelta delle tecniche colturali che si applicheranno nell’orto verticale: dalla coltivazione idroponica o aeroponica, fino ad arrivare alla “semplice” agricoltura biologica.
Il precetto dell’orto verticale sarà quello del risparmio idrico che, come spiegato dai progettisti, potrà attestarsi su un massimo del 70% rispetto alle coltivazioni tradizionali.
DUE DI LATTE
Due Di Latte è il marchio italiano attualmente più innovativo nel panorama della moda. L’ unicità e la forte identità sono dettate dal tessuto utilizzato per produrre i capi della collezione.
Lo straordinario tessuto innovativo proviene dalla Caseina del latte. Morbido e leggero, il tessuto di latte è resistente e idratante, in grado di prendersi cura della pelle donandole una piacevole sensazione di idratazione.
L’incredibile idea di trasformare il latte in tessuto di qualità è resa possibile grazie alle più innovative tecniche di bioingegneria.
La fibra, al cuore del tessuto, è ottenuta creandola con un processo di riciclo sostenibile ed eco-friendly a partire dalle eccedenze industriali dei settori alimentare. La Caseina viene separata dal siero, isolata, denaturata e successivamente trasformata in fibra. La fibra viene filata ed il filo così ottenuto trasformato in tessuto.
STRADIVARI
Il progetto Banca del Suono è un incontro tra passato e futuro, tra patrimonio culturale e ricerca.
Per circa un mese, quattro capolavori di Stradivari, Amati, Guarneri delle Collezioni del Museo del Violino sono stati protagonisti di un nuovo progetto di registrazione nell’Auditorium Giovanni Arvedi e di catalogazione grazie ad un software appositamente realizzato per codificarne e riprodurne il suono.
Il progetto è realizzato da Audiozone Studios, impresa culturale e creativa di Piacenza specializzata in servizi innovativi e digitali nel settore music production e sound design, con la collaborazione del Comune di Cremona, del Museo e del network friends of Stradivari.
Una banca del suono è un database di note, registrate in tutte le possibili variazioni, accessibile via web come servizio a pagamento per tutti coloro, in particolare musicisti e compositori, che vogliano, restituire le tracce audio di propria realizzazione utilizzando appunto queste note.
Esempi di questo tipo esistono già nel mercato informatico, ma la caratteristica del progetto è mettere a disposizione degli appassionati, per la prima volta, il suono unico e caratteristico degli strumenti della scuola classica cremonese.